Seminario 17 - 19 novembre 2008 Ciampino
Diaconato > Dibattito diaconato
Riflessione del Diac. Francesco Giglio
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Quando ,per ispirazione dello Spirito Santo, il Beato Giovanni XXIII indisse il Concilio Ecumenico Vaticano II, nessuno avrebbe potuto immaginare a quali novità di ministerialità,di evangelizzazione e di promozione del laicato si sarebbe aperta la Chiesa.
Tra le geniali intuizioni ci fu anche il ripristino del “Diaconato permanente” quale gradino proprio e specifico dell’Ordine Sacro.
Molte diocesi ricordano e festeggiano o hanno festeggiato il venticinquesimo di questa avventura ministeriale ed ecclesiale.
Palermo prima e Verona poi hanno ancora una volta rimarcato il valore unico e speciale di questo “servizio” svolto da uomini sposati,che lungi dall’essere “mezzi preti” sono chiamati ad indossare il grembiule e,sull’esempio del Maestro,ad essere “servi”.
Intervento di Francesco Giglio -Salerno-
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Grato al Signore per i tre giorni del Seminario e soprattutto felice per aver vissuto momenti intensi,sento il bisogno di ringraziare tutta la Commissione Nazionale C.E.I. per il dono ricevuto.
Finalmente la Chiesa italiana ha compreso che solo sedendosi intorno allo stesso tavolo Vescovi,Presbiteri e Diaconi è possibile realizzare l’unità attorno alla Mensa del Signore,punto di partenza e di arrivo del nostro servizio ministeriale.
Erano ormai otto anni che aspettavamo questo momento,ed oggi,grazie ai nostri Padri Vescovi che credono nel diaconato,siamo riusciti a fare un passo da gigante.
Sintesi del Seminario approfondimento
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SEMINARIO DELLA COMMISSIONE EPISCOPALE
PER IL CLERO E LA VITA CONSACRATA
“
Il diaconato nella chiesa italiana oggi” –
“
Criteri di discernimento e itinerari di formazione”.
17 – 19 novembre 2008
Sassone – Ciampino
SINTESI
OBIETTIVO: realizzare una fotografia del diaconato in Italia con particolare riferimento ai citeri di discernimento e agli itinerari di formazione. Permettere un confronto e una conoscenza di quanto si fa nelle diocesi per consentire la formazione di una base comune di strumenti e mete educative.Far crescere, nella Chiesa italiana, uno sguardo attento e consapevole sulla realtà del “diaconato”, sulle sue risorse, fatiche e sfide…
Intervista a Enzo Petrolino
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Tra i diaconi al seminario della Commissione Episcopale per il Clero e la Vita Consacrata incontriamo Enzo Petrolino, presidente della Comunità dei diaconi in Italia. “
Questo seminario
–dice subito-
è stato un evento. Perché dopo otto anni si rifà un incontro di riflessione sui diaconi. E’ un seminario importante perché lo ha organizzato la Cei a cui bisogna fare un plauso per questo”
Intervista a Mons. Filippo Strofaldi
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Tra i presenti, abbiamo incontrato anche
Mons. Filippo Strofaldi
, Vescovo di Ischia e membro della Commissione Episcopale per il Clero e la Vita Consacrata il quale ha voluto evidenziare come la sua presenza sia un fatto di responsabilità ma anche di simpatia verso il diaconato. “
Tutti sanno –
esordisce
- che io sono un tifoso, un appassionato del diaconato.
Intervista al teologo Giovanni Rota
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“
E’ un fatto positivo –
esordisce il teologo
Giovanni Rota
,
docente di ecclesiologia a Bergamo
- che dopo anni, la Cei abbia organizzato un seminario che ha coinvolto i Vescovi, i formatori e anche i rappresentanti dei diaconi di tutta Italia”.
Promosso e organizzato dalla Commissione Episcopale per il Clero e la Vita Consacrata sul “Diaconato permanente nella Chiesa italiana oggi” ha avuto come tema centrale “Criteri di discernimento e itinerari di formazione”.
Una prima cronaca in poche battute
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Sarà Mons. Italo Castellani, Presidente della Commissione Episcopale per il Clero e la Vita Consacrata, a proporre una assemblea-convegno per i diaconi italiani. E’ questo uno degli impegni con i quali si è concluso a Sassone – Ciampino il seminario tenutosi dal 17 al 19 novembre scorso e dedicato ai diaconi permanenti nella chiesa italiana di oggi sul tema “Criteri di discernimento e itinerari di formazione”. Il seminario che è stato organizzato a distanza di otto anni dall’ultimo è un forte segnale di attenzione per uno dei tre gradi dell’ordine ed è stato l’occasione per fare una fotografia di questa realtà della chiesa italiana che è una delle novità del Concilio Vaticano II.